Pedeferri
Pietro Pedeferri, nato il 21/12/1938 a Delebio, maturità al Liceo Classico G. Piazzi, biennio d’ingegneria nel Collegio Borromeo a Pavia e laurea in ingegneria chimica al Politecnico di Milano nel 1963 con medaglia d’oro Montecalini e premio de Nora, Sempre al Politecnico, tranne il 1973, è passato all’Università di Cambridge, e i due anni di prima nomina all’Università di Bari, dove nel 1980 aveva vinto il concorso a cattedra di 2Elettrochimica”. Dal 1983 Ordinario di “Corrosione e protezione dei materiali” al Politecnico del cui Consiglio di Amministrazione aveva fatto parte dal 1974 al 1986 (salvo i due anni a Bari). Dal 1993 al 1999 direttore del Dipartimento di Chimica Fisica Applicata; dal 2002 al 2006 membro del Senato Accademico.
Ha iniziato la sua attività scientifica nell’ambito dell’elettrochimica, poi, fine anni ’60, nel settore della corrosione e della protezione dei metalli. Dopo studi particolari di grande rilievo negli anni ‘70/’80 si è dedicato allo studio: dei materiali soggetti a sollecitazioni meccaniche costanti o variabili; delle opere in bronzo dorato esposte all’atmosfera; della protezione catodica nei terreni e in acqua di mare; della colorazione elettrochimica del titanio e delle proprietà catalitiche dei suoi ossidi mettendo a punto un metodo per la visualizzazione dei fronti d’onda liquidi e di altri processi chimico-fisici altrimenti invisibili. Dopo il 1985 la sua ricerca ha riguardato la corrosione nelle strutture in calcestruzzo armato tanto che nel 1991 ha ideato e messo a punto un nuovo metodo di prevenzione di tale corrosione oggi recepito in diverse normative internazionali. Ha svolto intensa attività didattica sia nell’università che all’estero in seminari e corsi in Italia e all’estero.
Autore e coautore di 25 libri in particolare su corrosione e protezione di metalli, sulla protezione catodica, e sulla durabilità del calcestruzzo armato e sulla colorazione elettrochimica del titanio. Ha pubblicato più di 350 lavori su riviste scientifiche e in atti di congressi nazionali e internazionali. Da dieci anni è il rappresentante italiano nei progetti di ricerca europei sulla corrosione delle armature e sulla durabilità delle costruzioni in calcestruzzo armato (COST Actions); fa parte della Commissione AICAP (Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso) per le strutture in calcestruzzo armato e precompresso ed è il membro della Commissione dei Beni Culturali del Politecnico di Milano.
Nel 1989 a Parigi il suo lavoro nel campo della decorazione e pittura del titanio è stato premiato al concorso internazionale “Science pour l’art”. Nel 1996 le sue opere sono state inserite nel programma delle esposizioni della Fondazione “Corrente” di Milano. Nel 2005 ha realizzato per l’aula magna e per l’atrio centrale del Politecnico una serie di opere di titanio. Nel 1990 in collaborazione con Alberto Casiraghi e una trentina di poeti (tra i quali Alda Merini, Dario Bellezza, Pietro Ingrao, Fernada Pivano, Maria Corti, Annalisa Cima, Giancarlo Consonni, Graziella Tonon) ha realizzato un centinaio di “plaquettes” per la casa editrice Pulcino Elefante.
Nel 2002 è  socio corrispondente del prestigiosissimo Istituto Lombardo, Accademia di Scienze e Lettere istituito da Napoleone Bonaparte con soci illustri fra cui nel tempo anche A. Einstein, e di cui fanno parte altri due valtellinesi, il Lions d’Oro Alberto Quadrio Curzio e Giulio Tremonti, figlio del promotore del Lions a Sondrio.
Risiede a Milano ma vive spiritualmente a Nestrelli, un maggengo sulla Costiera dei Cech dove, nella baita dei nonni, passa l’estate.