Il libro "LA BELLEZZA DI SERVIRE"
Lions Club Sondrio Host 1956-2006
La scelta

In occasione del Cinquantennale il Club ha deciso di dare alle stampe una specifica pubblicazione. Dopo avere discusso alcune proposte l'idea che è parsa la migliore è stata quella di non limitare all'attività del Club questo mezzo secolo alle spalle ma di intrecciarla con le vicende della comunità cittadina e, per certi versi dato il ruolo di Sondrio come capoluogo, della comunità provinciale distribuita su un arco alpino di oltre duecento km, vera e propria "Regione alpina" come ebbe a definirla il Lions d'Oro prof. Alberto Quadrio Curzio.

Ne è uscito un volume, a cura del giornalista Paolo Valenti. Coordinamento editoriale di Stefano Tirinzoni, coordinamento redazionale di Alberto Frizziero, ricerche e contributi di Flaminio Benetti, Fausto Caslini, Claudio Marcassoli, Angelo Schena oltre a Guido Margiotta che teneva moltissimo a questa pubblicazione per la quale stava operando da un paio d'anni senza poterne vedere la nascita per una prematura sorte avversa. Il progetto della copertina e grafica di Leo Guerra. Le 67 illustrazioni a colori e 42 in bianco e nero nelle 116 pagine dell'archivio del Club, dell'archivio di Paolo Valenti, di Sergio Benini, Foto Nani, Dario Martinelli, Angelo Sgualdino. Stampa della Ramponi Arti Grafiche in Sondrio. Edizione giugno 2006.

Le parti del libro

Dopo la presentazione, riportata avanti integralmente, "Un gruppo di valentuomini e la nascita del Club" - Il Lions Club Sondrio diventa Sondrio Host" - "Il Club visto da vicino". In questa sezione: "Momenti di vita associativa", "I soci", "I Presidenti", "I Services", "I Lions d'Oro".

Quindi "Gli approfondimenti". In questa sezione: "I soci fondatori", Le finalità del lionismo", Scambi giovanili e campi internazionali", "Il Telesoccorso", "Il Libro Parlato", "Il restauro della Cappella dell'Annunziata", "Le classifiche del benessere, Sondrio al top", "Sight First", "Il gemellaggio con Nazareth", "Il premio Sertoli Salis", "Le pubblicazioni". Quindi i dati, le persone, gli eventi.

La presentazione del Presidente Stefano Tirinzoni

La bellezza di servire; con questo motto il Lions Club Sondrio Host ha voluto contrassegnare l'anno lionistico 2005-2006 intendendo associare i temi della "bellezza" e del "we serve" come leitmotiv dell'anno nel quale ricorre il cinquantenario della fondazione del Club.

Tanti sono gli anni trascorsi da quando nel 1956 il farmacista Gian Antonio Tremonti si fece promotore della costituzione del primo Lions Club fra le valli dell'Adda e della Mera e tante sono le belle azioni di servizio svolte per opera del Lions a favore della citta di Sondrio e dell'intera provincia.

Il legame con il territorio e con la società civile sono sempre stati alla base dell'attività lionistica, tanto che, nel momento in cui ci siamo proposti di raccontare la storia del nostro Lions Club, ci siamo accorti che non era possibile non raccontare anche la storia della nostra città..

Questa pubblicazione assolve al compito di ricordare la vita ed il cammino del Club e dei suoi soci nello scorcio dell'ultimo mezzo secolo, avendo cura di associarli alle vicende della vita della citta di Sondrio e della Valtellina; dunque vita del Lions Club e vita della citta si intrecciano e si completano, anche grazie all'azione dei tanti soci Lions che si sono distinti, con il loro operare nelle imprese, nelle professioni, nelle istituzioni civili e sociali, per aver partecipato alla vita della citta e per essersi assunti anche importanti incarichi nella amministrazione della cosa pubblica.

Ricostruire la storia del nostro Lions, e ben lo sanno i soci Alberto Frizziero, Angelo Schena, Claudio Marcassoli, Fausto Caslini, Flaminio Benetti e Guido Margiotta che hanno costituito la apposita commissione editoriale, non e stata impresa facile; se vi siamo riusciti il merito lo si deve in grande misura ai redattori del nostro bollettino, a Renzo Sertoli Salis ed a Giovan Battista Marcassoli, che diligentemente e con completezza, anno dopo anno, narrarono e commentarono le riunioni, le attività ed i "service" del nostro Club lasciandone in tal modo duratura memoria.

Ma se questa pubblicazione ha visto le stampe lo dobbiamo innanzitutto al Lions Guido Margiotta che la ha fortemente voluta, e che purtroppo non ha fatto a tempo a vederla conclusa, e poi al giornalista Paolo Valenti, che e autore dei testi e redattore dell'intera opera; un grazie dobbiamo anche al designer Leo Guerra, che ha ideato la bella copertina ed ha curato la impostazione grafica.

Il nostro Club ha il merito di aver introdotto e diffuso il Lionismo ed i suoi scopi in Valtellina, in Valchiavenna e nell'alto Lario e di aver patrocinato la nascita di ben sei Club: Bormio, Chiavenna, Morbegno, Tellino, Sondrio Masegra e Menaggio. I ventinove soci che fondarono il Lions Club Sondrio, e ne e buon testimonio il nostro Presidente Onorario Corrado Merizzi, ebbero dunque una felice intuizione nel credere che le idealità dell'americano Melvin Jones, che già nel 1917 sostenne che "non si può andar lontani finché non si fa qualcosa per qualcun altro", potessero applicarsi anche nelle Alpi e si impegnarono fortemente in una intensa opera di proselitismo; e cosi oggi possiamo contare su oltre duecentoventi soci Lions nella nostra provincia e cogliere i frutti di una azione diffusa ed incisiva nella nostra realtà territoriale e sociale.

Appartenere alla grande famiglia della "International Association of Lions Clubs" e per tutti noi motivo di orgoglio; sentirci in comunità di intenti con oltre un milione trecentocinquantamila soci Lions, organizzati in quarantacinquemila club, distribuiti in cento novantasette nazioni ci pone in una dimensione che rilancia il nostro localismo nella globalità del mondo intero.

Ci sentiamo, per fare l'esempio più eclatante, parte attiva di una missione di straordinaria portata planetaria come quella del "Sight First", che grazie ai fondi raccolti ed alla azione dei Lions ha consentito di prevenire la perdita della vista a oltre ventiquattro milioni di persone ed ha permesso di restituire il dono della vista ad altre quattro milioni e seicentomila persone, grazie agli interventi di cataratta.

Per non dire del " Libro Parlato Lions" una iniziativa tutta italiana che vede coinvolti i club che operano nel Bel Paese e che ha il merito di aver costituito una grande audio-biblioteca di ben settemila libri, sonorizzati su cassette, CD rom ed ora disponibili anche sul web, a disposizione gratuita dei non vedenti e finalizzata a garantire anche a questi cittadini sfortunati la possibilità di una buona lettura tramite un buon ascolto ed un accesso facilitato alla cultura.

E per venire alla dimensione locale non possiamo non rilevare come i tanti "service", che il nostro sodalizio ha sviluppato in questi cinquant'anni, non solo hanno lasciato un segno importante nella società civile e nella vita cittadina, ma hanno anche sovente costituito un momento di stimolo all'avvio ed al compimento di rilevanti iniziative a favore del nostro territorio e dei suoi abitanti; basta scorrere il lungo elenco dei "service" per notare che iniziative come il Telesoccorso, i cani guida per i non vedenti, le molte donazioni di strutture ed apparecchiature sanitarie, abbiano inciso nel campo dell'assistenza socio-sanitaria e come i molti interventi nel campo dei beni culturali, i restauri della Cappella dei dodici Apostoli e della Cappella dell'Annunziata ad esempio e di svariate altre opere d'arte pittorica e scultorea, buon ultimo l'affresco parietale della Chiesa Collegiata di Sondrio, abbiano richiamato l'attenzione della più vasta comunità sulla necessita di conservare i tesori dell'arte e della architettura, che sono testimonianza della nostra cultura e simboli della nostra identità. In tanti casi i nostri "service" si sono caratterizzati per la capacita di coinvolgimento di altre istituzioni e di enti pubblici consentendo di concentrare su iniziative concrete tanti contributi, talvolta anche piccoli, e di ottenere cosi importanti e condivisi risultati.

Riconoscere il merito dei cittadini migliori ed in parte sfatare il detto latino del "nemo propheta in patria" e il senso più profondo del Premio "Lions d'oro" con il quale si e voluto additare alla considerazione della cittadinanza quelle personalità valtellinesi che si sono particolarmente distinte per l'importanza delle iniziative e per la fama meritata e che hanno onorato in modo straordinario il nome di Sondrio e della sua provincia in Italia e nel mondo; l'Albo dei Lions d'oro conta fra i suoi iscritti personalità come, solo per citarne alcuni di quelli che non sono più fra noi, Alfredo Corti, Pierluigi Nervi, Albino Garzetti, Arturo Umberto Illia, Pasquale Saraceno, Mario Negri, Egidio Vigano, Giuseppe Fojanini, Grytzko Mascioni; valtellinesi che si sono fatti onore nel campo del valore, delle lettere, delle scienze, delle arti, della tecnica e del lavoro e che hanno sempre conservato un legame con la loro terra di origine, che, grazie al Lions, non si e dimenticata di loro.

L'attenzione a promuovere gli scritti letterari ed in particolare la poesia e un altro fiore all'occhiello del nostro Club; il Concorso biennale di letteratura intitolato al Lions Renzo Sertoli Salis, che ha già conosciuto ben cinque edizioni, vede il nostro sodalizio nel ruolo di ideatore e di promotore; una iniziativa che, oltre al merito di aver richiamato, in un epoca cosi segnata dalla materialità, l'attenzione di un vasto pubblico sull'importanza della creazione poetica, come bellezza della forma delle parole disposte in versi, ha la singolarità di essersi qualificato e distinto nello scenario dei premi internazionali di letteratura per aver promosso l'incontro dei poeti vincitori con gli studenti degli Istituti superiori valtellinesi, dando un concreto contributo alla diffusione della poesia fra i giovani.

"La bellezza di servire" e stato scelto anche come titolo della pubblicazione del cinquantennale della fondazione del Club; cercare e scoprire la bellezza in ogni cosa ed occasione significa disporsi con l'animo al positivo ed i nostri "service" si sono sempre collocati nella sfera delle azioni di bontà, nel campo del buono; come ci hanno insegnato gli antichi pensatori greci, fondatori delle radici della cultura e della civiltà occidentale, ciò che e buono e anche bello, o meglio ciò che e bello e anche buono (kalos kai agathos), e dunque questo indissolubile legame si e perpetuato nel nostro agire e si può sintetizzare nel termine "bellezza", che abbiamo voluto porre al centro di questa rievocazione, nella convinzione che la ricerca della bellezza ci potrà essere utile nell'affrontare le sfide della modernità, cosi feconda di dubbi, inquietudini ed incertezze.

L'augurio e che il nostro Lions Club Sondrio Host sia capace di dare un futuro al suo passato nel segno della continuità nella positività e che le parole che scandiscono l'acronimo LIONS, Liberty Intelligence Our Nation's Safety, siano sempre al vertice della nostra attenzione e delle nostre aspirazioni, perché gli universali valori della Liberta, dell'Intelligenza e della Sicurezza della nostra Nazione nella Pace si impongano e segnino positivamente lo scorrere delle nostre vite ed il futuro dei nostri figli.

Stefano Tirinzoni, Presidente