22/11/2019
LEONARDO DA VINCI

LEONARDO DA VINCI 

(Hotel della Posta – Sondrio, 22 novembre 2019)

Intermeeting con Lions Club Masegra, Satellite Montagna-Grumello e Soroptimist

Relatrice: dott.ssaLucica Budisan Bianchi


Nel 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci, avvenuta il 2 maggio 1519 ad Amboise in Francia, tra tante manifestazioni promosse per ricordare la figura e l’opera del grande genio del Rinascimento, i Lions valtellinesi hanno doverosamente ritenuto di onorarne la memoria con un intermeeting anche solo per il fatto che è documentata da una serie di appunti una sua personale conoscenza del territorio valtellinese e valchiavennasco.

La serata è stata aperta con i saluti dei Presidenti dei Club Ornella Moroni (Sondrio Host) e Riccardo Bonaiti (Masegra).

Ad illustrare la personalità di Leonardo è stata chiamata la dott.ssa Lucica Budisan Bianchi, rumena di nascita, in Italia da diversi anni, residente a Talamona ed assessore alla cultura di questo comune. Laureata in filosofia e storia dell’arte, dopo aver svolto ricerche approfondite presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano, la relatrice ha sviluppato il tema cercando di far emergere la personalità e la figura dell’artista attraverso l’esame dei documenti storici. Prendendo spunto dalla celebre rappresentazione di un presunto autoritratto di Leonardo molto anziano con barba e capelli lunghi depositato presso la Biblioteca Reale di Torino, la relatrice ne ha confutato l’autenticità cercando, tra raffigurazioni di artisti suoi contemporanei, di recuperare un’immagine più aderente all’uomo che, tra Firenze, Milano e la Francia, ha lasciato tracce straordinarie della sua grandezza. Il ritratto di Torino sarebbe uno studio preparatorio per il ritratto di Ser Francesco da Vinci, zio di Leonardo. Senza entrare in questioni riguardanti sia la vita sia la produzione artistica, la dott.ssa Budisan Bianchi ha cercato di presentare la figura di Leonardo non attraverso i suoi scritti e disegni, come il famoso Codice Atlantico giacente presso la Biblioteca Ambrosiana, ma esaminando i documenti e le testimonianze dei contemporanei come Giorgio Vasari che nel suo “Le vite dei più eccellenti architetti, pittori e scultori italiani” ci descrive un Leonardo che dimostra “abitudini e disposizioni signorili …e possiede un amore per i cavalli ed una passione per gli uccelli di cui osserva continuamente il volo”. Altri documenti rappresentano l’artista nella sua quotidianità mentre discute con Ludovico il Moro a Milano sull’andamento della vigna ricevuta in dono dal duca come compenso per le sue prestazioni.

Il tempo a disposizione non poteva consentire di illustrare in modo approfondito tutta la straordinaria attività del genio, ma è stato comunque possibile ricavare un’idea non convenzionale di un uomo che ha consegnato alla storia dell’umanità capolavori come la “Gioconda” e “L’ultima Cena”.


Simon Pietro Picceni