23/01/2020
LA DEMOGRAFIA INTERESSA TUTTI

A DEMOGRAFIA INTERESSA TUTTI 

Sala Besta della Banca Popolare di Sondrio Ristorante “Vecchia Carbonera” di Sondrio

La demografia, si sa, non è una scienza esatta ma opera su dati numerici che servono a fotografare una realtà o un contesto sociale allo scopo di predisporre opportuni interventi di carattere economico-politico. I numeri sono spesso impietosi, nella loro fredda neutralità, e costringono i cittadini, le forze sociali, i rappresentanti politici ad una attenta riflessione sul presente per orientare il futuro.
La conferenza pubblica tenuta dal dott. Alberto Del Curto, che ha avuto un seguito anche durante la cena con i soci, ha affrontato la questione demografica in tutte le sue implicazioni attraverso una serie di dati che, partendo da una dimensione planetaria, è scesa a toccare aspetti riguardanti l’ambito locale.
Premesso che il relatore è stato per tanti anni responsabile della formazione del personale del Credito Valtellinese e Presidente della Casa di Riposo “Città di Sondrio” ed è tuttora Consigliere della Società Economica Valtellinese, è necessario sottolineare che, ad ascoltare la conferenza, erano presenti nella sala della Banca Popolare, oltre a tanti soci Lions, anche numerosi invitati della società civile, rappresentanti delle associazioni di categoria, dei sindacati e degli enti locali.
Senza suscitare allarmismi e con toni molto pacati, il dott. Del Curto ha preso avvio dai numeri riguardanti l’incremento della popolazione mondiale che in pochi decenni è passata dai 3 agli oltre 7 miliardi e che in prospettiva dovrebbe subire un ulteriore incremento nel continente africano ed in quello asiatico. All’aumento demografico in Asia ed Africa si contrappone un costante decremento della natalità nei paesi occidentali con conseguente e progressivo invecchiamento della popolazione soprattutto europea. In tale contesto, l’Italia vive una situazione che richiede maggiore attenzione perché, rispetto ad altri paesi europei, ha il tasso di natalità più basso e l’indice di aspettativa di vita più alto, per cui, se da un lato si vive sempre di più ed aumenta la qualità della vita degli anziani, dall’altro nascono sempre meno bambini. Questo, in prospettiva, crea uno squilibrio destinato ad alterare i rapporti tra generazioni con inevitabili conseguenze di natura economica, sociale e culturale. Infatti, se statisticamente fino a pochi fa c’erano 4 famigliari giovani (figli o nipoti) a doversi occupare di una persona anziana, fra qualche anno ci sarà una persona giovane a doversi occupare di 4 anziani. Una realtà sociale capovolta.
Per venire fino a noi e alla nostra realtà provinciale, dalle indagini svolte dal dott. Del Curto, è emerso che, salvo poche variazioni numeriche, l’andamento demografico locale rispecchia il decremento nazionale con l’eccezione dei comuni di Bormio e Livigno dove invece si riscontra un aumento della popolazione.
Dopo aver presentato la situazione demografica ed i possibili sviluppi, nella seconda parte della sua relazione il dott. Del Curto ha esposto alcune ipotesi di soluzione. Ad esempio il sistema pensionistico attuale risulta oggettivamente incompatibile con un aumento della popolazione anziana e la diminuzione degli occupati. Su questo argomento una seria riflessione dovrebbe essere fatta da parte delle forze politiche, troppo preoccupate del successo immediato e prive di grandi visioni sul futuro. Anche il problema dell’emigrazione-immigrazione richiederebbe un approccio svincolato da presupposti di natura ideologica considerando che agli immigrati più o meno clandestini che arrivano, fa riscontro un pari numero di giovani laureati-diplomati che emigrano.
Passando poi all’esigenza di incrementare la natalità, il relatore si è soffermato sulla necessità di aumentare il numero degli asili-nido con costi accessibili per tutte le famiglie. Attualmente negli asilo-nido italiani c’è posto solo per il 25% dei bambini e la maggior parte degli asili si trova nel Nord del paese mentre il Sud è praticamente sguarnito. Dando poi uno sguardo a paesi europei come la Svezia e la Francia, nazioni che negli ultimi anni hanno avuto un incremento della natalità, si nota come questo sia avvenuto in seguito ad una politica di sostegno alla famiglia avviata diversi anni prima.
La conclusione della relazione è stata una nota di fiducia sulle capacità degli uomini ad individuare soluzioni intelligenti, accompagnata dalla speranza che coloro che sono chiamati ad effettuare scelte economiche si convincano che le politiche famigliari sono investimenti e non costi.
Al termine della serata la Presidente del Lions Sondrio Host Ornella Moroni, a nome dei soci e degli ospiti, ha ringraziato il Dott. Del Curto non solo per la bella relazione ma anche, e soprattutto, per i numerosi spunti di riflessione che dovrebbero tradursi in azioni concrete ed interventi futuri in campo sociale e culturale per i quali anche i Lions dovrebbero fornire il loro contributo.
Simon Pietro Picceni